Il 16 marzo 1894 a Melito, in un’abitazione bella e grande, da una famiglia benestante, nasceva una bella bambina che al fonte battesimale della chiesa parrocchiale, cinque giorni dopo, veniva chiamata Maria Grazia.
Era la dodicesima di quattordici figli del commendatore Raffaele Cicala e della signora Maria Grazia Russo.
La famiglia Cicala era religiosissima, di fede cristiana testimoniata con le opere, sensibilissimi, soprattutto la mamma, ai bisogni dei poveri. Maria Grazia, che verrà chiamata Mariettina, sarà educata a una pietà sobria ed essenziale, cosa abbastanza rara per il tempo, e ad una religione incarnata. La mamma la portava con sé nelle visite ai poveri invitando la figlia a vedere in essi il volto stesso di Gesù. Poiché lo stile di una vita comincia in famiglia e mette le radici nei primi anni, Mariettina non dimenticherà mai più questa esperienza di preghiera intensa ed essenziale assieme all’amore ai poveri come amore vero per Gesù.
Da piccola Maria Grazia Cicala ha conosciuto gli agi della casa e le coccole della famiglia. Era la beniamina.
Fu educata secondo lo stile della borghesia del tempo, avviata agli studi, iniziata all’arte del ricamo e allo studio del pianoforte, dove riusciva benissimo.
Era dolce di carattere, premurosa nel trattare con gli altri, veramente cristiana, inclinata già dalla natura ad aiutare i poveri, sull’esempio della mamma che il popolo chiamava la signora santa.
Con la mamma e le sorelle Rosina e Teodora partecipava alle celebrazioni in parrocchia ed era attiva nelle varie iniziative e nell’aiuto a chi era in difficoltà.
La famiglia era molto legata ai Missionari del Santissimo Redentore, o Redentoristi, fondati dal napoletano Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori, nato a Marianella di Napoli, a soli pochi chilometri da Melito.
I Redentoristi erano celebri per le loro efficacissime missioni popolari, che i Cicala seguivano con fede e attenzione. La famiglia era anche legata ai Frati Minori del convento di Giugliano di Napoli, confinante con Melito; i francescani erano i loro confessori; per Mariettina furono guide spirituali preziose.
Nel suo cuore cominciava a spuntare il fiore della consacrazione a Dio.
Vicino a Melito sorge Casoria dove c’era un Istituto di Clausura: Le Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, fondato da Madre Maria Cristina Brando (Canonizzata il 17 maggio 2015). Le suore vivevano una vita santa che attirava vocazioni. Maria Grazia sentì forte nel cuore il desiderio di volare in convento per condividere con le suore la clausura, l’adorazione perpetua, il sacrificio, il lavoro: tutta nascosta agli occhi del mondo ma ben visibile a quelli di Dio. Maria Grazia il 31 dicembre 1919 emette i voti di povertà, castità e obbedienza tra le Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, prendendo il nome di Maria Eucaristica dell’Assunzione. Poco tempo le fu concesso di vivere in clausura perché fu costretta a lasciare l’Istituto per motivi di salute.